BABY BOSS

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(The Baby Boss - 2017)
(lungometraggio d'animazione)

Regia di: Tom McGrath
Sceneggiatura di: Michael McCullers
Basato sul libro di: Marla Frazee

Prodotto da: Ramsey Ann Naito
Produzione: DreamWorks Animation
Animazioni: DreamWorks Animation
Edizione Italiana: 20th Century Fox

USCITA ITALIANA: 17 APRILE 2017

Il mondo dei bambini viene esplorato e rivisto sono una nuova luce, tutta inedita, e a farcelo scoprire sono gli studios DreamWorks Animation e Tom MGrath, uno dei registi di punta del gruppo.

Protagonista della storia è il giovane Tim, figlio unico e padrone assoluto delle attenzioni dei suoi genitori, bambino con una grande fantasia il cui mondo viene stravolto dall'arrivo del secondo genito, un fratellino però un po particolare, intuibile già dal modo di vestire: un completo scuro con tanto di cravatta e ventiquattrore. Tim non vede di buon occhio l'ultimo arrivato e i suoi sospetti vengono confermati quando scopre che il piccolo è un vero e proprio boss in incognito inviato per compiere una missione. Ma la convivenza forzata alla fine si tramuterà in qualcosa che nessuno dei due poteva mai immaginare.

Gli studios DreamWorks continuano la loro corsa sulla strada delle commedie senza allontanarsi minimamente dai precedenti lavori. A cambiare sono soltanto protagonisti e scenari, cosa che in quest'occasione si spostano nel mondo nato dalla fantasia dell'autrice e illustratrice Marla Frazee e del suo libro nominimo (al film) pubblicato nel 2010. Un mondo che immagina i piccoli nascituri non arrivare tramite cicogne o campi di cavoli, ma bensì nati da una corporazione che si trova a fronteggiare la popolarità dei loro prodotti (si, i bambini) con amorevoli cuccioli di animali.

Una storia che si adatta a pennello agli stili degli studios d'animazione americani, con la giusta carica di ironia e gag mimiche che contraddistingue i loro film, senza contare il potenziale appeal che la storia e i suoi giovani protagnonisti possono avere nell'audience più giovane. E proprio verso quest'ultimo sono dirette le principali scene e gag, con una storia molto semplice e lineare alla base, ma senza dimenticare di strizzare l'occhio al pubblico adulto.

La produzione è, come sempre, orientata verso animazioni in computer grafica e uno stile di disegno dalle linee leggermente deformate. Ma in quest'opera più che nelle altre si vede un importante utilizzo di animazioni bidimensionali, principalmente usate per illustrare i mondi fantastici scaturiti dalla fantasia del protagonista Tim. Una svolta inaspettaata negli studios che vedevano questi ultimi stili d'animazione ormai tramontati o rilegati a isolate sequenze all'interno dei lungometraggi.

Un film che, in definitiva, mantiene le promesse riuscendo a presentare un personaggio carismatico che ha gesta e voce del grande Alec Baldwin. Una storia che riesce a portare lo spettatore alle scene finali intervallando azione e buoni sentimenti. Una commedia incentrata sulla famiglia che riuscirà a divertire il pubblico più giovane e strappare qualche sorriso anche al più adulto. Un'opera che ha convinto fin dall'inizio anche i produttori, tanto da mettere subito in cantiere un seguito.




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